Io, che con Jean Gabin ho imparato ad amare le donne, mi trovo ora con la fotografia di Margareth Tatcher davanti – sul giornale, beninteso, che da buona cittadina postrivoluzionaria francese compro tutte le mattine -, e comincio a pensare che qualcosa non è andato per il verso giusto in questi ultimi trent’anni di democrazia. [...]| La letteratura e noi