Ringraziamo Jose Angel Conde per averci donato questo racconto ipnotico e disturbante, dove la narrazione si muove come una lama tra affetto e follia, tra carne e linguaggio. In una Berlino claustrofobica e allucinata, il legame tra Karl e Sara si svela come un patto d’amore avvelenato, fatto di ossessione riproduttiva, traumi mai rimossi e […]| METATRON – Rivista di Letteratura del Fuori
Prende voce Leone: figura grottesca e infantile, segnata da un dolore primitivo e da una fame che non è solo di cibo. La sua confessione, oscillante tra delirio e lucidità, esplora il cannibalismo come forma estrema di possessione, come volontà di assimilare l’altro per colmare una perdita originaria. In questo racconto disturbante, la carne non […]| METATRON – Rivista di Letteratura del Fuori