Alcune città europee stanno ripensando gli spazi urbani per trasformarli in risorse utili durante le alluvioni, come nel caso del parco inondabile La Marjal di Alicante. Ma altrove le autorità locali continuano a privilegiare la costruzione di dighe, nonostante le soluzioni “basate sulla natura” si siano già dimostrate efficaci. The post Dopo le alluvioni, dobbiamo ripensare gli spazi urbani appeared first on RADAR Magazine.| RADAR Magazine
di Ornella Tajani Nel 2021 il film eponimo L’Événement di Audrey Diwan vince il Leone d’oro alla 78esima edizione della Mostra di Venezia, un successo celebrato dalla stessa Ernaux, che con la regi…| NAZIONE INDIANA
Nella terza parte dell’articolo abbiamo visto come, secondo Daron Acemoğlu, «stiamo andando nella direzione sbagliata con le IA». Nella quarta e ultima parte, perciò, parleremo della necessità di concepire e sviluppare altre IA possibili: soluzioni tecnologiche che siano al servizio del bene comune, anziché avere quale obiettivo principale, se non unico, la massimizzazione del profitto […] L'articolo Intelligenza Artificiale e Lavoro Creativo – Quarta Parte proviene da ACTA in rete.| ACTA in rete
L'IA viene spesso presentata come un’innovazione di cui beneficerà l’intera umanità, ma è un’affermazione plausibile?| ACTA in rete
Molti rifugi di montagna fanno sempre più fatica a reperire l'acqua di cui hanno bisogno, eppure in montagna non stanno cadendo meno precipitazioni. Cosa succede? Anche questa è una storia di cambiamento climatico. The post Poca acqua nei rifugi, di chi è la colpa? appeared first on storie minerali.| storie minerali
Un contributo di Saverio Aiolfi. Come personale commento, mi trovo in queste settimane intento a traslocare in una casa costruita nel '700. Con dei muri in pietra spessi 30 centimetri, questa vecchia magione ha una inerzia termica gigantesca, è un po' l'antitesi di quella di legno che descrive Aiolfi. Entrambe richiedono un certo adattamento alle condizioni climatiche esterne. entrambe hanno una loro logica che è il risultato di secoli di evoluzione. Sono molto diverse dalle case di oggi, p...| Il Blog di Ugo Bardi
L'IA viene spesso presentata come un’innovazione di cui beneficerà l’intera umanità, ma è un’affermazione plausibile?| ACTA in rete
Se c’è un errore tanto comune quanto disarmante, è pensare al vino come a un oggetto immutabile, scolpito nel marmo della tradizione. Un’illusione confortante, certo, ma pericolosamente distante dalla realtà. La colpa, in gran parte, è di chi| Intravino
In occasione del Nosferatu di Eggers approfittiamo delle riflessioni che la tradizione vampiresca al cinema ci offre e facciamo politica degli attori sul personaggio del conte Dracula in particolare nelle trasposizioni di Tod Browning [Dracula, 1931] e di Terence Fisher [Dracula, 1958]. Ma invece di domandarci cosa ci dice il regista (Browning o Fisher) sul mito di Dracula preferiamo chiederci cosa ci dicono gli attori protagonisti vale a dire Bela Lugosi (1931) e Christopher Lee (1958)| Lo Specchio Scuro