Ed eccovi me a quattro, cinque anni in uno spazio fangoso che trascino un pezzo di legno immenso. Non ci sono né alberi né case intorno, solo il sudore per lo sforzo di trascinare quel corpo duro e il bruciore acuto delle palme ferite dal legno. Affondo nel fango fin sino alle caviglie ma devo [...]| La letteratura e noi
Io, che con Jean Gabin ho imparato ad amare le donne, mi trovo ora con la fotografia di Margareth Tatcher davanti – sul giornale, beninteso, che da buona cittadina postrivoluzionaria francese compro tutte le mattine -, e comincio a pensare che qualcosa non è andato per il verso giusto in questi ultimi trent’anni di democrazia. [...]| La letteratura e noi