In una prosa stratificata, densa di digressioni e associazioni mentali, il protagonista, figura divergente e solitaria, si muove come un relitto tra le scorie del quotidiano, schivando le frasi degli altri come oggetti contundenti. Il contatto con uno sconosciuto e un gesto semplice, quasi rituale, spalanca una soglia: il mondo collassa, si trasforma, scompare. Restano […]| METATRON – Rivista di Letteratura del Fuori
Il vampiro come riflesso dell’imprenditore nel tardo capitalismo: consuma per dominare, domina per nutrirti e, infine, consumati a tua volta. In questa catabasi, dove la violenza è un vettore politico, più che pulsionale, la narrazione implode nei suoi stessi eccessi, fino a svelare il vero orrore. Un Frankenstein sottoprodotto del nord-est italiano, cucito coi brandelli […]| METATRON – Rivista di Letteratura del Fuori