L’espressione parole-tacchino viene da una lettera del 1924 di Pirandello a Telesio Interlandi, di cui ho appreso l’esistenza leggendo A futura memoria di Sciascia, che la cita. «Beato paese il nostro – scrive Pirandello – dove certe parole vanno tronfie per via, gorgogliando e sparando a ventaglio la coda, come tanti tacchini». Occupandomi di scuola| Su tre parole-tacchino scolastiche di Claudio Giunta
Adesso che lo splendido lavoro filologico di Paolo Squillacioti sull’opera di Sciascia è concluso (anche se è realistico aspettarsi delle aggiunte, anche cospicue, dopo la conclusione), questo lavoro lo si può usare, sia per rilievi puntuali sia per osservazioni di carattere generale sull’opera, appunto, e sull’uomo. E lasciando da parte i tanti altri spunti che| Sciascia, il pessimismo, la stupidità di Claudio Giunta