Sto pedinando Taylor Swift. In senso buono. Da qualche mese, sull’onda del suo debordante successo negli Stati Uniti, e di rimbalzo in tutto il mondo, cerco di capire il fenomeno. Ovvero la trasformazione di una “ordinaria” star della musica pop americana in icona di massa, con un fatturato mirabolante (tipo Beatles, Michael Jackson, Madonna) e ormai capace di influenzare gli orientamenti politici: un suo post su Instagram avrebbe spinto 35mila americani a iscriversi nelle liste eletto...