Il riconoscimento assegnato a Roberto Ragazzoni e Piero Salinari dell'Istituto nazionale di astrofisica per aver creato in Italia una vera e propria scuola di ottica adattiva astronomica, la cui eccellenza è riconosciuta a livello internaz| MEDIA INAF
Piero Salinari è scomparso lo scorso martedì due settembre a Firenze. Salinari è il padre della scuola di ottica adattiva italiana, la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale. Lo ricordiamo oggi su Media Inaf con le parol| MEDIA INAF
Si chiama Deep Loop Shaping ed è un algoritmo di apprendimento automatico in grado di migliorare la sensibilità degli interferometri per onde gravitazionali: si è dimostrato capace di sopprimere il rumore dovuto alle le vibrazioni degli specchi di Ligo da 30 a 100 volte meglio rispetto ai metodi tradizionali. A metterlo a punto, un team di ricercatori di Google, del Gssi e del Caltech| MEDIA INAF
Tracce di composti organici associati a solfati sono state individuate in campioni prelevati nel cratere marziano Jezero. A riportare la scoperta è un articolo, firmato da un team guidato da Teresa Fornaro dell’Istituto nazionale di astrofisica e pubblicato oggi su Nature Astronomy, basato su dati raccolti dallo spettrometro Sherloc a bordo del rover Perseverance della Nasa| MEDIA INAF
Una serie iconica di poster dal sapore retrò è stata creata nel 2015 per sensibilizzare il pubblico alla ricerca sugli esopianeti, immaginandoli come una destinazione esotica per viaggi nello spazio. Cosa spiega il successo di una campagna su un campo scientifico che – a differenza di altre aree della ricerca astronomica – manca di immagini spettacolari? Lo analizza Ceridwen Dovey in uno studio pubblicato su Jcom| MEDIA INAF
Il telescopio spaziale James Webb ha osservato la cometa interstellare 3I/Atlas il 6 agosto scorso, utilizzando lo spettrografo per il vicino infrarosso NirSpec. I risultati preliminari degli spettri della chioma mostrano una concentrazione insolitamente elevata di anidride carbonica| MEDIA INAF
Grazie a oltre due anni di dati raccolti a varie distanze dal Sole dal telescopio spaziale Solar Orbiter dell’Agenzia spaziale europea, è stato possibile individuare due gruppi distinti nel flusso di particelle ad alta energia lanciate nello spazio dal Sole, collegando ciascuno di essi a un diverso tipo di fenomeno esplosivo della nostra stella| MEDIA INAF
Spazio e tempo, simmetrie e asimmetrie, destra e sinistra. Sono i concetti affrontati da Giorgio Chinnici nel saggio divulgativo "Lo specchio del tempo" (Codice, 2025) che rivisita la storia della fisica, tra ipotesi ed esperimenti, passando per Newton e Leibniz fino ai più recenti Wu Jianxiong e Richard Feynman per cercare di afferrare l'essenza del mondo in cui viviamo| MEDIA INAF
Il progetto Rosetta Stone – coordinato dall’Inaf e sostenuto dall’Erc – propone un confronto senza precedenti tra simulazioni numeriche e osservazioni astronomiche nello studio della formazione stellare. I primi tre articoli, pubblicati su A&A, mostrano come le simulazioni possano essere trattate come vere osservazioni per analizzare con maggiore precisione i processi che portano alla nascita delle stelle| MEDIA INAF
Un'esplosione stellare, una pulsar in fuga e un resto di supernova: è la storia di Calvera, un sistema scoperto a oltre 6500 anni luce sopra il piano galattico, che sta mettendo in discussione ciò che sappiamo sull’evoluzione delle stel| MEDIA INAF
Per la prima volta è stato scoperto un pianeta che sta crescendo all’interno di un disco protoplanetario multi-anello. Si chiama Wispit 2b ed è un super-Giove, in orbita attorno a una stella simile al Sole, a 430 anni luce nella costellazione dell’Aquila. La scoperta, guidata da ricercatori delle università di Leida, Galway e Arizona, è descritta in due articoli pubblicati su The Astrophysical Journal Letters| MEDIA INAF
Due astronauti in orbita per la prima volta, un’idea presa da un libro di fantascienza e dalla visione di uno scienziato italiano, un accordo finalmente preso con la Nasa, e un satellite appeso come un aquilone allo Space Shuttle per otto giorni. È l’inizio di un’impresa storica o un disastro annunciato? Con i due astronauti Franco Malerba e Umberto Guidoni, che hanno volato assieme alle due missioni Tethered| MEDIA INAF
È stato individuato lo scorso 16 marzo da un team internazionale di ricerca che comprende anche scienziati del Mit. Il suo nome ufficiale è Frb 20250316A ma è stato ribattezzato Rbfloat, acronimo di radio brightest flash of all time, ovvero “il più luminoso lampo radio veloce di tutti i tempi”. Si tratta di uno dei lampi radio veloci più vicini mai registrati. Tutti i dettagli su The Astrophysical Journal Letters| MEDIA INAF
Voyager 2 è in viaggio da oltre quarantasette anni ed è così lontano che un comando ci mette quasi 20 ore – andando alla velocità della luce – per raggiungerla. Circa otto mesi dopo il lancio, però, un mancato messaggio causò una catena di problemi che rischiarono di far perdere la sonda, per sempre. Un problema che se non fosse stato risolto ci avrebbe tolto un pezzo di storia. Un problema di comunicazione, ma innescato da cosa? Per scoprirlo ci è voluto l’aiuto di Paolo Ferri, ...| MEDIA INAF
Uno studio realizzato utilizzando dati Gaia ha investigato 35mila stelle variabili in 1200 ammassi aperti della nostra galassia, svelando che alcuni tipi di stelle variabili forniscono un indicatore dell’età degli ammassi stellari. Si tr| MEDIA INAF
Domenica 7 settembre la Luna si tingerà di rosso: sarà possibile seguire l’evento insieme alle ricercatrici e ai ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica attraverso la diretta speciale di EduInaf, su YouTube e Facebook, dall| MEDIA INAF
Oggetti fra i più affascinanti dell'universo, sono quello che resta di una stella molto massiccia dopo un’esplosione di supernova. Ne conosciamo solo qualche decina, e osservare cosa avviene a ciò che si trova nei loro paraggi ci consen| MEDIA INAF