Presentazione dell’opuscolo “Deportazioni. Riflessioni per attaccare gli ingranaggi del razzismo di stato” con l’assemblea NOCPR Torino, Rete Campagne in lotta e l’assemblea NOCPR FVG.| No cpr, No frontiere Libertà!
Sono giornate calde anche dentro al CPR di Gradisca d’Isonzo. I detenuti, provati dal calore, dall’indifferenza dei lavoranti e dal razzismo delle forze dell’ordine, ricorrono spesso all’utilizzo del proprio corpo come terreno di scontro e trattativa: numerosi sono stati i tentativi di corda, i fuochi appiccati a plexiglas materassi e coperte, le ferite autoinflitte – a cui segue celermente la violenza dei tutori della legge.| No cpr, No frontiere Libertà!
Anno: 2025| nofrontierefvg.noblogs.org
Per una mobilitazione contro le deportazioniPer una solidarietà concreta e di lotta I CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) vanno chiusi e basta, questo è quello che abbiamo imparato in questi lunghi anni di lotte e resistenze da quei campi di morte. Queste strutture sono un vero e proprio monito alle persone libere, un […]| No cpr, No frontiere Libertà!
Che sia per le condizioni inumane, per la calura estiva e il cemento ribollente, per l’indeterminatezza delle modalità di restrizione della libertà personale nella detenzione amministrativa (come sollevato recentemente addirittura dalla corte costituzionale), per un’epidemia di scabbia o per il trattemento degradante a cui sono continuamente sottoposti i reclusi, i CPR rimangono delle forme istituzionalizzate di tortura, con precisi scopi di espulsione e controllo delle componente umana...| No cpr, No frontiere Libertà!
20 luglio, ore 18:30, di fronte alle mura del lager Torniamo sotto le mura del lager CPR di Gradisca d’Isonzo, per portare la nostra solidarietà agli ostaggi del razzismo di stato. Il caldo soffocante nelle gabbie, le condizioni miserabili della detenzione etnica, le diverse forme della tortura quotidiana (sanitarie, psicologiche, amministrative, repressive) mostrano il lato […]| No cpr, No frontiere Libertà!
In Italia come in Egitto le persone spariscono. Vengono rapite dal regime di al-Sisi e detenute arbitrariamente nelle carceri egiziane. Sono almeno 60mila i prigionieri politici. Anche in Italia le persone vengono sequestrate, perché prive del documento giusto. Sono gli ostaggi della guerra ai migranti della fortezza europa. Vengono rinchiusi nei CPR. Pubblichiamo di seguito […]| No cpr, No frontiere Libertà!
Continua la violenza per mano dello Stato nel CPR di Gradisca, tra caldo insopportabile e i diversi livelli di tortura a cui sono sottoposti i catturati dalla macchina delle espulsioni.| No cpr, No frontiere Libertà!
Riprendiamo da Harraga, trasmissione di critica radicale alla detenzione amministrativa e alle frontiere diretta su RadioBlackOut:| No cpr, No frontiere Libertà!
“Ho avuto un’impressione positiva di ente gestore e forze dell’ordine“, dichiarava qualche giorno fa una parlamentare – esponente di quel partito del cosiddetto centrosinistra, il PD, storicamente il principale responsabile politico dell’esistenza dei campi per le deportazioni – dopo una visita ispettiva fatta a quello di Gradisca. L’ennesima farsa, l’ennesima narrazione ad uso e consumo […]| No cpr, No frontiere Libertà!
Tra ieri e oggi, due reclusi del CPR “hanno fatto la corda”. Pubblichiamo due testimonianze video. Ci viene richiesto, tutto questo non può passare sotto silenzio, o peggio sotto le mistificazioni dei “sindacati di polizia” e delle pelose dichiarazioni della “politica”.| No cpr, No frontiere Libertà!
“Mentre il colono o il poliziotto possono, per intere giornate, picchiare il colonizzato, insultarlo, farlo mettere in ginocchio, si vedrà il colonizzato tirar fuori il coltello al minimo sguardo ostile o aggressivo di un altro colonizzato. Poiché l’ultima risorsa del colonizzato è di difendere la sua personalità di fronte al proprio simile […] il colonizzato tenta di persuadersi che il colonialismo non esiste, che tutto si svolge come prima, che la storia continua. Qui afferriamo i...| No cpr, No frontiere Libertà!
VENERDÌ 23 MAGGIO| No cpr, No frontiere Libertà!
La lotta dei prigionieri nel campo per senza-documenti di Gradisca continua senza soste. Nelle ultime settimane gli episodi di rivolte, ribellioni e proteste sono stati diversi. Dopo la caduta da un tetto di un giovane prigioniero tunisino nella notte del 10 gennaio (con gravi lesioni alle gambe) e un nuovo incidente cinque giorni dopo, giovedì 16 gennaio si e’ scatenata una protesta incendiaria nella zona rossa. Il 21 gennaio, dopo due giorni di scontri, diversi fuochi sono stati accesi n...| No cpr, No frontiere Libertà!