Due anni dopo il 7 ottobre, Israele resta intrappolato tra guerra, crisi politica e fratture interne. La leadership elude le responsabilità mentre opposizione e media alimentano rimozione e paura. Solo una revisione profonda – fine dell’occupazione, riconoscimento reciproco e nuovo linguaggio morale – può trasformare la catastrofe in riparazione.| Valigia Blu
Il piano di Trump per Gaza non offre nulla ai palestinesi, nulla alla pace e tutto ai due gruppi che dovrebbe servire: la leadership israeliana e gli investitori miliardari.| Valigia Blu
Le proteste che attraversano Israele oggi nascono dalla grande mobilitazione del 2023 contro la riforma giudiziaria di Netanyahu, percepita come una minaccia alla democrazia. Dopo il 7 ottobre, tra patriottismo e volontariato, le piazze si erano svuotate, ma col tempo la rabbia per la gestione politica della guerra e degli ostaggi ha riportato decine di migliaia di persone in strada. Scioperi generali, sit-in e cortei congiunti rivelano un’opinione pubblica frammentata, ma sempre più deter...| Valigia Blu
Nei giorni della piena occupazione di Gaza, Israele annuncia nuove colonie in Cisgiordania e la “morte” dello Stato palestinese. Tra proclamazioni di Smotrich, la visita provocatoria di Ben-Gvir a Barghouti e l’esodo forzato dei civili, emerge un quadro dominato dalla legge della forza e dal crollo del diritto internazionale.| Valigia Blu