di Ornella Tajani Leggendo Silverfuture di Alice Spano («Quanti» Einaudi, 2025) mi risuonavano in mente dei versi strepitosi di Patrizia Cavalli, ormai un po’ inflazionati dai social: «A me è maggio che mi rovina/e anche settembre, queste due sentinelle/dell’estate: promessa e nostalgia».