di Daniele Trabucco* Diversi sacerdoti e fedeli, travolti dalla crisi della liturgia, dalla banalizzazione della catechesi, dalla perdita del senso del sacro, dallo svuotamento della disciplina ecclesiastica e dal neomodernismo imperante, sperimentano un’inquietudine legittima e persino salutare: l’anima non si rassegna a un culto impoverito, a una predicazione che smarrisce il deposito ricevuto, a un governo pastorale che pare dimenticare la tradizione vivente, a pastori abili oramai in ...