Il male che sta nell’uomo, la colpa e la pena, la redenzione e il perdono occupano la scena del film «Elisa» di Leonardo di Costanzo, presentato all’82° Festival del Cinema di Venezia. Al suo secondo cimento nel prison movie, ancora una volta il regista non indaga le condizioni carcerarie, la psicologia o la sociologia del crimine o le problematiche della giustizia. Già in «Ariaferma» l’originale angolatura metteva a fuoco, nella lentezza dell’attesa dentro un vecchio carcere in...