Nell’ultimo trancio della terza parte Slothrop incontra Fai Gnahb (bhang al contrario, cioè una bevanda indiana a base di hashish). Chiude i conti con il maggiore Marvy, con gli Herero, con Der Springer e indossa un costume da maiale, il Plechanzuga, di lì a poco scomparirà del tutto. È l’ultimo dirizzone prima del finale che occupa gli episodi della quarta e ultima parte. Qui si annodano alcuni fili, Pynchon chiude i conti con alcuni personaggi e perfeziona la sua visione dei limiti ...| AMERICANORUM
Torna Bret Easton Ellis, e dopo il deludente quanto imbarazzante White torna alla narrativa e in grande stile. In realtà The Shards è stato pensato, imbastatito e raccontato prima del rovinoso memoir di due anni fa: Ellis ha annunciato l’idea in un tweet del 2013 (“New Novel: Robert Mallory is a high school student and... Continue Reading →| AMERICANORUM
È risaputo che negli ultimi anni McCarthy si sia interessato sempre di più alle scienze esatte, fino a andare a scrivere questi ultimi libri al Santa Fe Insitute, tanto che ogni tanto spuntavano foto, articoli, post e altre testimonianze del soggiorno di McCarthy nell’Istituo di ricerca del New Mexico. Lì nel 2015 avrebbe anche letto... Continue Reading →| AMERICANORUM
Con grande ritardo faccio la lista dei libri del 2020 letti nel 2020 che mi sono piaciuti di più, e nel farla mi rendo conto che i tre libri che mi sono piaciuti di più sono tre libri scritti da sceneggiatori, o comunque da scrittori che sono finiti per diventare anche sceneggiatori. Altra cosa che... Continue Reading →| AMERICANORUM
Chuck Klosterman è forse più famoso come commentatore sagace di cose pop che come romanziere, e nel corso degli ultimi vent’anni più o meno, ha raccolto una serie di saggi su diversi snodi della cultura popolare, dai Van Halen a Billy Joel al videogioco The Sims a Star Trek e Tom Cruise all’emopunk, spesso cercando... Continue Reading →| AMERICANORUM
C’è una tendenza diffusa a identificare un autore con le sue opere più ambiziose. Per DeLillo quelle opere sono i suoi romanzi degli anni ’80 e ‘90—White Noise, Libra e Underworld, soprattutto. Da qui nasce una malsana aspettativa che DeLillo debba scrivere altri libri come quelli. Aspettativa che da Body Art in poi è stata... Continue Reading →| AMERICANORUM
Passo qui in rassegna alcuni dei testi critici su Pynchon che ho trovato più utili. Resta lo stupore di vedere la mole di produzione critica su Thomas Pychon, ossia un autore recluso, ostico, lontano dalle esigenze di lettori medi e anche di lettori forti. Un autore accademico senz’altro, ma anche un autore popolare per nerd... Continue Reading →| AMERICANORUM
Ultima nota di lettura di Gravity's Rainbow, e arrivati alla fine appare sempre più chiaro come Pynchon abbia sfruttato la fine della Seconda Guerra Mondiale per parlare degli anni Sessanta, del terrore di un olocausto nucleare, delle politiche di Nixon, personaggio politico evocato nell'esergo della quarta parte e parodiato nello splendido finale.| AMERICANORUM
Dopo aver seguito Slothrop nella Zona e averlo visto novello Dorothy in un assurdo Mondo di Oz, ora lo seguiamo mentre si appresta a arrivare a Swinemünde. città sul Mar Baltico che è anche sito mi…| AMERICANORUM
La terza parte di Gravity’s Rainbow vede Slothrop nella Zona, cioè nell’Europa centrale liberata dai nazisti e occupata da truppe russe e americane. Va da metà maggio fino al 6 Agosto del 1945, oss…| AMERICANORUM