Un ritratto contiene, per definizione, la rinuncia all’oggettività, propone immagini irrimediabilmente asimmetriche. Fuori dal paradigma della neutralità e dell’esattezza – prerogative, se mai, della fotografia o della biografia – aspira, tutt’al più, alla verosimiglianza. La fedeltà dell’interprete è garantita solo dalla fiducia, l’opposto dell’obbligo: condizionata, fecondata, dal sentimento o dall’empatia. Nel caso, dall’affetto. Il ritratto […]